mercoledì 28 gennaio 2009

Ma! Ma! MA! °_°

Hanno aperto la sezione antipirateria sul sito del governo.
Riporto un estratto che mi ha colpito:

Approccio sociologico.
I "pirati" - per lo meno nel settore cinematografico - si possono grossolanemete suddividere in tre categorie:
- Giovani e individui con reddito ridotto;
- Appassionati di cinema;
- Pirati per "vocazione".
Nella prima categoria rientrano tutti coloro che scaricano materiale pirata al fine di risparmiare il costo del DVD o del cinema. Non sono amanti del buon cinema e non acquisterebbero, o noleggerebbero, comunque un prodotto originale. Eventualmente si farebbero fare la copia da chi detiene l'originale.

Nella seconda categoria cadono i veri appassionati di cinema e/o di telefilm. Tali appassionati scaricano spesso versioni originali non ancora distributite in Italia. Sono soggetti che "scaricano prima di acquistare", un po' come accade per il software shareware. Amano il buon cinema e preferiscono vederlo nelle sale e/o acquistare un DVD originale. Spesso agiscono come "critici di famiglia" e promuovono le future uscite fra gli amici e i conoscenti. Gli unici a temerli sono i produttori e i distributori di prodotti scadenti che sconsiglieranno e non acquisteranno mai. Spesso, gli stessi "cinefili" scaricano film che - per colpa o distrazione dei distributori - non sono più sul mercato. Più che un danno sono una risorsa.

La terza categoria è anomala. Sono amanti di cinema di nicchia (film poco distribuiti o fuori catalogo). Alcuni di essi scaricano senza nemmeno "fruire" del materiale scaricato; per questi ultimi la raccolta di film "pirata" è un hobby alla stessa stregua della raccolta di francobolli. Anch'essi non tendono ad andare al cinema o ad acquistare i DVD in quanto non sono interessati alla qualità dell'audio o del video, ma si accontentano di ciò che hanno scaricato.

Vi è, in realtà, una quarta categoria: gli amanti delle serie televisive (o telefilm). In Italia sono pochi. Se ne possono contare due o tre migliaia di unità in quanto la lingua inglese e i sottotitoli non sono ben accetti in Italia. Per loro è opportuno "l'approccio francese a Heroes", vale a dire la ritrasmissione in versione originale sottotitolata la sera seguente all'emissione negli USA. Tale pratica ha azzerato la pirateria di questa serie in Francia e ha raccolto numerosi consensi. Questa categoria non toglie nulla alle produzioni e alle emittenti in quanto gli appassionati rivedono la serie anche in versione doppiata e acquistano i DVD.

Tralascio i commenti sul "tipo 3" che mi lascia perplesso, ma...
Aspe, aspe, ho letto bene?

"l'approccio francese a Heroes", vale a dire la ritrasmissione in versione originale sottotitolata la sera seguente all'emissione negli USA

Cioe', i francesi trasmettono la puntata USA di Heroes il giorno dopo... in lingua originale... sottotitolata?

E noi...?

Che smacco :{

3 commenti:

Avion ha detto...

No, tranquillo, il "tipo 3" esiste eccome, e non solo per i film.

[KabOOm] ha detto...

Minchia ma davvero quelli so francesi e guarda che ci combinano... :(

Unknown ha detto...

Ecco, aggiungi anche questo alla lista dei perchè l'Italia non è uno stato civile.