mercoledì 5 giugno 2013
...e religione
Dei...
La religione, sia nell'Imperium che nelle terre di confine, non e' praticamente mai una questione di fede.
Non c'e' bisogno di un particolare sforzo per credere all'esistenza di esseri divini: sono presenti e perfettamente visibili, nonche' capaci di interazione. Dire di non credere all'esistenza di dei e' come dire di non credere all'esistenza degli alberi o del fuoco.
Le leggi della fisica, in se' e per se', in questi luoghi non valgono: tutto e', in qualche maniera, vincolato all'esistenza di qualche spirito elementare o divino che facendo qualcosa ne influenza il comportamento.
Nelle citta' gemelle di Borgouisend e Tourandend, per esempio, la pioggia e' dovuta al pianto delle damigelle della corte celeste quando le due divinita' Bourguise e Tourand si scontrano. Siccome Bourguise odia la lancia di Tourand cerca sempre di colpirla con la sua frusta, Fulmine. Quindi le due divinita' combattono, nella corte celeste le dame piangono perche' i fratelli si odiano e i fulmini sono i colpi andati a vuoto dalla frusta di un dio.
Inutile dire che, quando serve la pioggia, le due citta' gemelle organizzano un combattimento rituale per aizzare i due fratelli l'uno contro l'altro.
Ed e' essenzialmente questo il perno della religione, piu' nelle terre di confine che nell'Imperium. Offrire ad una divinita' quello che vuole o istigarla in qualche modo a fare qualcosa in modo da ottenere quello che si vuole.
Se qualcuno si sta dicendo che potrebbe non essere troppo differente da una tangente, non siete troppo lontani dall'idea corretta.
Da notare e sottolineare che alcune divinita' sono piu' che liete di accettare offerte che esulino particolarmente dal loro campo di influenza. Zeus era il dio del cielo e del fulmine ma il suo debole erano le donne.
I riti "magici" di molte tribu', quindi, altro non sono che delle specie di tangenti o di esche che spingono qualche divinita' a fare qualcosa su richiesta. Questo almeno quando si ha a che fare con tutte le divinita', ad eccezione di una...
...e Dio
Al di sopra di tutto vi e' quell'entita' misteriosa che e' il creatore, che ha creato tutte le terre conosciute e di cui si sa tutto e pochissimo al tempo stesso. Il suo nome riassume tutta l'esistenza e il linguaggio che utilizza coincide con la realta' stessa.
Quello che si sa e' che dal Caos esterno, in un singolo istante, si e' generata una coscienza di grandissimo potere che e' riuscita a non disperdersi e a consolidare cio' che esiste nel Caos in una struttura ordinata e stabile che costituisce le terre conosciute. Ha popolato queste terre creando razze ed ha assegnato a quattro di esse il compito di presiedere ai quattro Bastioni, le fortezze di confine che si occupano di tenere il Caos lontano dall'opera del creatore.
Il linguaggio che ha utilizzato per plasmare la realta', noto con mille nomi diversi, e' strettamente vincolato a cio' che e' reale: affermare qualcosa di non reale in quel linguaggio, dipendentemente dalla perizia e dal potere di chi lo pronuncia, o e' impossibile o fa in modo che la realta' si adegui a quanto pronunciato. Questo secondo caso e' quello che consente agli stregoni di lanciare incantesimi.
Il vero nome di dio, peraltro, e' noto a chiunque pratichi un minimo di stregoneria ed e' una parola talmente pregna di potere che chi la pronuncia conscio di cosa sta facendo viene generalmente distrutto dalla potenza non contenibile. Da essa e' comunque possibile intuire e dedurre informazioni sul mondo, consentendo a molti eremiti e filosofi di essere espandere la loro conoscenza con il semplice ragionamento e la riflessione.
Dove si trovi e cosa stia facendo il creatore al giorno d'oggi e' un mistero. Che molti cercano di scoprire attraverso deduzioni e riflessioni.
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