mercoledì 31 dicembre 2008

Shards of 2008ness



Mia nonna e il teorema di Ascoli-Arzela'

Cena birraia allo Zidor

WSG fa cagare

Gary :°(

Paris c'est toujours Paris

Cure-oso!

Elect the Dead in tour!

Eroe o Idiota?

Bicocca! :O

~ El Cumbanchero ~

Valzer in Fa maggiore OWNED!

Angelina "Labbra a canotto" Jolie

Scopa!

Miopia FU!!!!!

Beethoven ne sapeva a pacchi

Rissa in treno :O

Yes, we can!

Rubik... e' tutto un cubo di Rubik...

Felice 2009 a tutti ;)

venerdì 19 dicembre 2008

This is the life

Oh the wind whistles down
The cold dark street tonight
And the people they were dancing to the music vibe
And the boys chase the girls with the curls in their hair
While the shy tormented youth sit way over there
And the songs they get louder
Each one better than before

And you're singing the songs
Thinking this is the life
And you wake up in the morning and your head feels twice the size
Where you gonna go? Where you gonna go?
Where you gonna sleep tonight?


So your heading down the road in your taxi for four
And you're waiting outside Jimmy's front door
But nobody's in and nobody's home 'til four
So you're sitting there with nothing to do
Talking about Robert Riger and his motley crew
And where you're gonna go and where you're gonna sleep tonight

And you're singing the songs
Thinking this is the life
And you wake up in the morning and your head feels twice the size
Where you gonna go? Where you gonna go?
Where you gonna sleep tonight?


Amy Macdonald - 2007

lunedì 15 dicembre 2008

E' tutto un cubo di Rubik

A good puzzle it's a fair thing. Nobody is lying, it's very clear, and the problem depends just on you.
--Erno Rubik


E' tutto un cubo di Rubik. E' la mia frase su Facebook ed una mia saggia amica ha anche replicato subito "quanto hai ragione!"

Gia' l'aveva sottolineato l'ale sul un post sul suo blog, riprendendo il pensiero trovato in giro per la rete, ma questo weekend mi ha dato una conferma grossa.

La prima riflessione porterebbe a dire che sei davanti a questo maledetto cubo, la cui soluzione piu' semplice sarebbe di distruggerlo e rimontarlo da zero, ma non si fa, non e' nelle regole.
Allora ti ci sbatti, ci ragioni e, con fatica, riesci a rimettere in sesto un lato.
Oh, un lato e' finito! Ti senti soddisfatto e padrone dell'universo.
Finche' non guardi il resto del cubo e ti accorgi che e' una porcheria.
Che ti sei sbattuto su un lato ed hai mandato a putt donne di facili costumi tutto il resto.

Ma si va avanti.

Si comincia a chiedere. A confrontarsi. Ad andare per tentativi e vedere che risultati arrivano.
E ti accorgi che se vuoi fare in modo che la tua faccia risolta voglia dire qualcosa, non puoi ignorare tutto quello che c'e' intorno.
E che se consideri tutto quello che c'e' intorno, il passo dopo viene quasi da solo, perche' si incasella tutto in ordine, e risolvi due strati su tre.
Gia', due su tre.
Perche' poi c'e' l'ultimo strato.
Quello che non vuole saperne di rimettersi a posto da solo.
Quello che... si vabbe', ma come faccio a rimetterlo a posto? Mi tocca andare a toccare il resto!
E se mi si scombina il resto? E' da rifare da capo!

Si arriva li.

O ti butti e rischi di vedere quello che hai costruito finora andare a quel paese, oppure rimani li con il tuo cubo incompleto, dicendo "beh, due strati su tre, niente male!", perfettamente conscio del fatto che cosi' com'e' fa cagare, e' li che urla "finiscimi, bastardo!" e stai facendo orecchie da mercante.

Finche' non lo si piglia in mano e si ricomincia.

All'inizio con prudenza.

Poi ti butti. Si sminchia, tocca rifare alcuni pezzi ma oramai quelli sono il meno, non li consideri nemmeno un problema, diventano una perturbazione passeggera che rimetti a posto in un battito di ciglia, insisti, smontando e ricostruendo con una confidenza che ti fa capire che non stai nemmeno smontando, sai come rimetterli a posto, stai riordinando.

Ed arrivi agli ultimi due drammatici cubetti.
Tutto a posto.
Tranne loro due.
Eccheccazzo!
La tentazione di appoggiarlo con i due cubetti in basso, rivolti verso il muro e' alta. Non lo noterebbe nessuno.
A meno che qualcuno non lo prenda in mano.
Ed un cubo di Rubik, prima o poi, qualcuno che lo prende in mano salta fuori.

Siamo arrivati fin qui. Ti fermi agli ultimi due?
E via, a smontare e rimontare in un modo che, a vederlo da fuori, sembra un demolire tutto quello che e' stato fatto, un mettere casino, una demolizione totale dell'ordine che si e' creato.
Poi sono 4 mosse.
Clac.
Clac.
Clac.
Clac.
Ed e' fatta!


...e adesso?
E adesso che l'hai finito resta li, a simbolo del fatto che ci sei riuscito, hai vinto, stop, non ce n'e' per nessuno, out!

Si, certo, come no. Mai finito un cubo di Rubik, vero?

Una volta che l'hai finito lo smonti e lo rimonti, e vedi che hai capito davvero come manovrarlo, come agire, come fargli fare quello che vuoi.

E ti accorgi che risolverlo come vorrebbe la gente normale e' il meno. E' quasi noioso.

Una volta che hai capito davvero cosa ci si puo' fare, scopri la tua soluzione, disegnata sul cubo, che fa capire che non l'hai risolto, ma ne hai il controllo e sai, finalmente, cosa fare.

martedì 9 dicembre 2008

Tempi!

Your time is running out!
/

Come Vazruden sottolineava, e' un periodaccio di tempo agli sgoccioli.

Prove su prove per i concerti di sabato 13 e sabato 20, pianoforte, ado... c'e' poco tempo di rilassarsi, figuriamoci di bloggare :D

Almeno almeno ho recuperato il Blue Skies della Fizgerald ;)

martedì 2 dicembre 2008

Leggere ed ascoltare

The Inheritance Cycle was initially planned to be a trilogy. In an October 2007 press release, Paolini revealed that the third book would have been so large that it would need to be published in two volumes
--Wikipedia, dalla voce "Brisingr"
Un Re non regna a lungo se non sa apprezzare il valore del silenzio
--Re Orrin, da "Brisingr"
Il giovane autore di Eragon ed Eldest, purtroppo, fa elargire preziosi consigli ai suoi personaggi ma e' il primo a non ascoltarli.

Se vi e' piaciuto Eragon, se avete apprezzato Eldest potrei cinsigliarvi di leggere Brisingr. Ma di leggerlo. Non di comprarlo. L'autore ha detto che c'era troppa roba da scrivere. In realta' e' terribilmente pieno di scene tirate, inutili, vuote, messe li per allungar la zuppa.

La mia sensazione e' che ci sia il meccanismo "quattro libri portano piu' introiti di tre!".

Peccato, la storia si poteva sviluppare bene :S

Ma tralasciamo le storie tirate per i capelli.
Passiamo a qualcosa di decisamente piu' godibile.

Side by Side e' un album in cui compaiono due piccoli mostri della musica. Senza definire il loro stile, vincolarli allo stile che hanno scelto e' tremendamente limitativo, stiamo parlando di due geni, ad ampio respiro.

Oscar Peterson, canadese, ci ha lasciato lo scorso anno: il "Maraja della tastiera" per la nobilta' jazz, "OP" per gli amici, e' stato uno dei piu' grandi pianisti di tutti i tempi. Il suo virtuosismo e' storico e riconoscibilissimo, dal taglio affollato, quasi a far traboccare le battute dalla miriade di suoni che riusciva ad esprimere.

Itzhak Perlman, israeliano, esecutore della colonna sonora di Schindler's List e di Memorie di una Geisha, musicista dal suono moderno ma con una visione classica molto marcata, capace di spaziare nei piu' disparati ambiti il cui la sua carriera lo ha condotto, dalla musica piu' classica alla musica klemzer e, ovviamente, al jazz

Side by Side e' un album del '94, i due spaziano reinterpretando in un'alternanza di assoli di pianoforte e violino i maggiori successi jazz di tutti i tempi come "Blue Skies" dell'indimenticabile Ella Fitzgerald (con cui peraltro lo stesso Peterson aveva duettato, anni prima) e "Georgia on my Mind" (chi ha detto Ray Charles?) affiancate ad opere di taglio piu' classico come Mack the Knife.
L'opera, oltre ad essere godibile anche da chi non ha mai ascoltato jazz in tutta la sua vita, e'... e'... e' eccezionale, non c'e' niente da commentare :°D

venerdì 28 novembre 2008

Visto che il clima e' giusto...

Let it snow
S. Cahn - J. Styne, 1945

Oh the weather outside is frightful
But the fire is so delightful
And since we've no place to go
Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!

It doesn't show signs of stopping
And I've bought some corn for popping
The lights are turned way down low
Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!

When we finally kiss goodnight
How I'll hate going out in the storm!
But if you'll really hold me tight
All the way home I'll be warm

The fire is slowly dying
And, my dear, we're still goodbying
But as long as you love me so
Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!


PS: trovate la canzone nella playlist a fianco ;)

lunedì 24 novembre 2008

Eccelsi!

Voglio giocare ad Exalted.

Ok, per lo piu' ci sono 10000 leggende metropolitane intorno ad Exalted, quindi sfatiamo il mito: Exalted non e' il gioco del "pauerpleier". La reazione media di un PP di fronte ad Exalted e' un'eccitazione somma per le combo smisurate che si possono fare generando personaggi iperpotentissimi, seguita da una deluzione mortale causata dal fatto che qualsiasi personaggio e' iperpotentissimo, il gioco non verte su quello e tutta la fatica che si e' fatta per minmaxare il personaggio puo' venire vanificata da una singola stunt ben piazzata e cinematografica :D

Exalted e' ambientato in un mondo alternativo, enorme e piatto. Nel senso che non e' un pianeta sferico, e' una piattaforma, enorme, circondata dal caos dei quattro poli elementali (aria, acqua, legno e fuoco) e resa stabile dal polo elementale della terra, piazzato in centro al pianeta.
Un mondo circondato dal terribile popolo fatato. L'Imperatrice che guidava l'impero degli Eccelsi Terrestri e' scomparsa da lungo tempo e le casate nobiliari stanno investendo le loro risorse per impossessarsi del trono, lasciando sguarnite le postazioni ai margini dell'Impero, la dove stanno tornando i terribili e famigerati Eccelsi Solari...
...ovvero i giocatori: ma 'sti Eccelsi Solari sono davvero cosi' terribili? E la pessima fama e' meritata?
Lo scopriremo quando si giochera' :P

Neve

Ma come, non ti piace la neve? Sembra di essere a Northrend! Se guardi fuori dalla finestra c'e' Arthas su una slitta trainata da renne. Morte.
--Avion
Oggi Misinto e' sotto un velo di neve. Pochi centimetri di acqua in fiocchi cristallizzati che colora di bianco i tetti delle case, dipinge con delicate pennellate di bianco gli alberi e ricopre di candore i prati dei giardini.

E blocca le vie di comunicazione.

Stamattina il treno delle 7.30 era in ritardo di 50 min.
Quando all'orizzonte si e' delineato il puntolino del treno in arrivo, la folla sulla banchina era gia' piu' sollevata.
Quando il treno e' arrivato molti pensarono che le FF.SS. avessero messo i finestrini a specchio: la folla vedeva riflessa una folla uguale, come se fosse dentro al treno! Curioso e buffo fenomeno!
Poi si sono aperte le porte ed il riflesso non se ne e' andato...

«Ok, vabe', c'e' il treno dopo» penso tra me, per rincuorarmi.
«Plinplon, si annunciano i gentili (ma quando mai? NdMaDdi3) viaggiatori che il treno blablabla delle yadayidda diretto a Milano Porta Garibaldi ha 30 minuti di ritardo»

«Ok, vabe', c'e' sempre la Milano-Meda» penso tra me, per rincuorarmi.
La Milano Meda ha una caratteristica: inizia a Milano ma non finisce a Meda. C'e' da chiedersi perche' la chiamo ancora Milano-Meda, ma questo e' un dettaglio marginale, ininfluente e causa di paturnie sulla mia sanita' mentale, quindi passiamo oltre.
L'ingresso alla superstrada e' costituito da una discesina che confluisce nella superstrada. Generalmente ci si immette e poco dopo Barlassina inizia il traffico intenso, a Paderno c'e' generalmente colonna fino a Milano, relativamente scorrevole.
Stamattina c'era colonna nella rampa d'ingresso alla superstrada.

«Ok, vabe', devo smetterla di dire "Ok, vabe'", che porto sfiga, altro che rincuorarmi»

Sono uscito a Barlassina e tornato a casa >_<

sabato 22 novembre 2008

venerdì 21 novembre 2008

99 bricks

http://www.onemorelevel.com/game/99_bricks

Se state cercando il classico giochino paurosamente addictive... ecco, l'avete trovato, BEWARE!!

giovedì 20 novembre 2008

Guitar Hero - una malattia

In attesa di provare Guitar Hero 4 (e la batteria), riposto un video gentilmente passato da Darsch... :O



:O

PS: giornatacce... si posta poco... :|

venerdì 7 novembre 2008

Start again!


E' un po' un periodo di "ricomincio".

Con il post-operatorio sto riprendendo tutti gli aspetti del sottoscritto che avevo trascurato.

Ho ricominciato a scrivere. Mi son reso conto che faccio veramente cagare. Quindi sto scrivendo tantino. Mi sono ripromesso un 3 raccontini a settimana, li posto sul MaD's MinDscape (link nella colonnina a fianco) cercando di riprendere pian piano la mano. Se vi sembrano terrificanti, ditelo, probabilmente lo sono, ma passera' :| (grazie a Yul - ha aiutato a prendere la decisione :D)

Voglio ricominciare D&D. Stasera porto un'avventurina lolla in associazione e vediamo di testare la 4ta edizione. A 'sto giro tengo un flusso di XP un po' piu' elevato del mio normale: di norma facevo una campagnona enorme con un giro di XP molto molto molto basso, ora l'intenzione e' di fare un po' di avventurine one-shot mantenendo i personaggi. Vediamo se c'e' la gente :)

Ricomincio a suonare a tutto tondo. Ho ripreso il clarinetto, domenica, se tutto va bene, comincio con pianoforte/organo. Non mi azzardo a mettere mano ad una tastiera, prima mi faccio spiegare bene le impostazioni, poi mi muovo.

Mi sto divertendo. Finalmente! :)

giovedì 6 novembre 2008

Volevo farlo...

...si, volevo andare a fare un po' di dietrologia ed andare a vedere cosa dicevano di Obama tutti quelli che da ieri si sono sbrodolati a dire "eh, son sempre stato sicuro che ce l'avrebbe fatta!"

A parte Veltroni (riconosciamo il merito: e' stato praticamente uno dei primi a sperare in Obama, prima ancora dei primi giri di primarie), ricordavo parecchi commenti... come dire... di derisione, del livello di "ma voi vi fareste governare da un negro?".

Ma poi ho pensato "beh, ma ci vuole un bell'archivio, e' dura andare a ripescare tutto... a meno che non l'abbia fatto qualcuno che q.c. tiene archivio di quello che dicono i giornali"

Allora ho letto che ha scritto Travaglio. A questo indirizzo. Ed ho roftlato ;)

mercoledì 5 novembre 2008

Yes, we can


If there is anyone out there who still doubts that America is a place where all things are possible; who still wonders if the dream of our founders is alive in our time; who still questions the power of our democracy, tonight is your answer.

It's the answer told by lines that stretched around schools and churches in numbers this nation has never seen; by people who waited three hours and four hours, many for the very first time in their lives, because they believed that this time must be different; that their voice could be that difference.

It's the answer spoken by young and old, rich and poor, Democrat and Republican, black, white, Latino, Asian, Native American, gay, straight, disabled and not disabled - Americans who sent a message to the world that we have never been a collection of Red States and Blue States: we are, and always will be, the United States of America.

It's the answer that led those who have been told for so long by so many to be cynical, and fearful, and doubtful of what we can achieve to put their hands on the arc of history and bend it once more toward the hope of a better day.

It's been a long time coming, but tonight, because of what we did on this day, in this election, at this defining moment, change has come to America.

I just received a very gracious call from Senator McCain. He fought long and hard in this campaign, and he's fought even longer and harder for the country he loves. He has endured sacrifices for America that most of us cannot begin to imagine, and we are better off for the service rendered by this brave and selfless leader. I congratulate him and Governor Palin for all they have achieved, and I look forward to working with them to renew this nation's promise in the months ahead.

I want to thank my partner in this journey, a man who campaigned from his heart and spoke for the men and women he grew up with on the streets of Scranton and rode with on that train home to Delaware, the Vice President-elect of the United States, Joe Biden.

I would not be standing here tonight without the unyielding support of my best friend for the last sixteen years, the rock of our family and the love of my life, our nation's next First Lady, Michelle Obama. Sasha and Malia, I love you both so much, and you have earned the new puppy that's coming with us to the White House. And while she's no longer with us, I know my grandmother is watching, along with the family that made me who I am. I miss them tonight, and know that my debt to them is beyond measure.

To my campaign manager David Plouffe, my chief strategist David Axelrod, and the best campaign team ever assembled in the history of politics - you made this happen, and I am forever grateful for what you've sacrificed to get it done.

But above all, I will never forget who this victory truly belongs to - it belongs to you.

I was never the likeliest candidate for this office. We didn't start with much money or many endorsements. Our campaign was not hatched in the halls of Washington - it began in the backyards of Des Moines and the living rooms of Concord and the front porches of Charleston.

It was built by working men and women who dug into what little savings they had to give five dollars and ten dollars and twenty dollars to this cause. It grew strength from the young people who rejected the myth of their generation's apathy; who left their homes and their families for jobs that offered little pay and less sleep; from the not-so-young people who braved the bitter cold and scorching heat to knock on the doors of perfect strangers; from the millions of Americans who volunteered, and organized, and proved that more than two centuries later, a government of the people, by the people and for the people has not perished from this Earth. This is your victory.

I know you didn't do this just to win an election and I know you didn't do it for me. You did it because you understand the enormity of the task that lies ahead. For even as we celebrate tonight, we know the challenges that tomorrow will bring are the greatest of our lifetime - two wars, a planet in peril, the worst financial crisis in a century. Even as we stand here tonight, we know there are brave Americans waking up in the deserts of Iraq and the mountains of Afghanistan to risk their lives for us. There are mothers and fathers who will lie awake after their children fall asleep and wonder how they'll make the mortgage, or pay their doctor's bills, or save enough for college. There is new energy to harness and new jobs to be created; new schools to build and threats to meet and alliances to repair.

The road ahead will be long. Our climb will be steep. We may not get there in one year or even one term, but America - I have never been more hopeful than I am tonight that we will get there. I promise you - we as a people will get there.

There will be setbacks and false starts. There are many who won't agree with every decision or policy I make as President, and we know that government can't solve every problem. But I will always be honest with you about the challenges we face. I will listen to you, especially when we disagree. And above all, I will ask you join in the work of remaking this nation the only way it's been done in America for two-hundred and twenty-one years - block by block, brick by brick, calloused hand by calloused hand.

What began twenty-one months ago in the depths of winter must not end on this autumn night. This victory alone is not the change we seek - it is only the chance for us to make that change. And that cannot happen if we go back to the way things were. It cannot happen without you.

So let us summon a new spirit of patriotism; of service and responsibility where each of us resolves to pitch in and work harder and look after not only ourselves, but each other. Let us remember that if this financial crisis taught us anything, it's that we cannot have a thriving Wall Street while Main Street suffers - in this country, we rise or fall as one nation; as one people.

Let us resist the temptation to fall back on the same partisanship and pettiness and immaturity that has poisoned our politics for so long. Let us remember that it was a man from this state who first carried the banner of the Republican Party to the White House - a party founded on the values of self-reliance, individual liberty, and national unity. Those are values we all share, and while the Democratic Party has won a great victory tonight, we do so with a measure of humility and determination to heal the divides that have held back our progress. As Lincoln said to a nation far more divided than ours, "We are not enemies, but friends...though passion may have strained it must not break our bonds of affection." And to those Americans whose support I have yet to earn - I may not have won your vote, but I hear your voices, I need your help, and I will be your President too.

And to all those watching tonight from beyond our shores, from parliaments and palaces to those who are huddled around radios in the forgotten corners of our world - our stories are singular, but our destiny is shared, and a new dawn of American leadership is at hand. To those who would tear this world down - we will defeat you. To those who seek peace and security - we support you. And to all those who have wondered if America's beacon still burns as bright - tonight we proved once more that the true strength of our nation comes not from our the might of our arms or the scale of our wealth, but from the enduring power of our ideals: democracy, liberty, opportunity, and unyielding hope.

For that is the true genius of America - that America can change. Our union can be perfected. And what we have already achieved gives us hope for what we can and must achieve tomorrow.

This election had many firsts and many stories that will be told for generations. But one that's on my mind tonight is about a woman who cast her ballot in Atlanta. She's a lot like the millions of others who stood in line to make their voice heard in this election except for one thing - Ann Nixon Cooper is 106 years old.

She was born just a generation past slavery; a time when there were no cars on the road or planes in the sky; when someone like her couldn't vote for two reasons - because she was a woman and because of the color of her skin.

And tonight, I think about all that she's seen throughout her century in America - the heartache and the hope; the struggle and the progress; the times we were told that we can't, and the people who pressed on with that American creed: Yes we can.

At a time when women's voices were silenced and their hopes dismissed, she lived to see them stand up and speak out and reach for the ballot. Yes we can.

When there was despair in the dust bowl and depression across the land, she saw a nation conquer fear itself with a New Deal, new jobs and a new sense of common purpose. Yes we can.

When the bombs fell on our harbor and tyranny threatened the world, she was there to witness a generation rise to greatness and a democracy was saved. Yes we can.

She was there for the buses in Montgomery, the hoses in Birmingham, a bridge in Selma, and a preacher from Atlanta who told a people that "We Shall Overcome." Yes we can.

A man touched down on the moon, a wall came down in Berlin, a world was connected by our own science and imagination. And this year, in this election, she touched her finger to a screen, and cast her vote, because after 106 years in America, through the best of times and the darkest of hours, she knows how America can change. Yes we can.

America, we have come so far. We have seen so much. But there is so much more to do. So tonight, let us ask ourselves - if our children should live to see the next century; if my daughters should be so lucky to live as long as Ann Nixon Cooper, what change will they see? What progress will we have made?

This is our chance to answer that call. This is our moment. This is our time - to put our people back to work and open doors of opportunity for our kids; to restore prosperity and promote the cause of peace; to reclaim the American Dream and reaffirm that fundamental truth - that out of many, we are one; that while we breathe, we hope, and where we are met with cynicism, and doubt, and those who tell us that we can't, we will respond with that timeless creed that sums up the spirit of a people:

Yes We Can.

Thank you, God bless you, and may God Bless the United States of America.

--Barack Obama, President-elect of USA, discorso della vittoria

sabato 1 novembre 2008

Multi-shot!

Dopo la giornata di ieri (e la serata) (o la mattinata, visto che tecnicamente e' finita alle 6 del mattino) ho un po' di cartucce da sparare.
Ovviamente un multishot sara' d'obbligo.
Ovviamente rompero' qualche sheep (i wow-ari capiranno :D), pace :D

Halloween

Ieri era Halloween. Qualcuno dice che e' solo una festa commerciale che non c'entra con la tradizione italiana, qualcuno e' offeso perche' si dice che e' una festa commerciale che non c'entra nulla e replica, qualcuno e' offeso perche' qualcuno replica, eccetera eccetera che al mercato mio padre compro'.
Ora, vediamo come stanno le cose.
La festa in se' nasce dalle comunita' agricole: dopo aver fatto l'ultimo raccolto preinvernale, i contadini prendevano il bestiamo e lo "mettevano al coperto" per l'inverno, dopodiche' si faceva una cena che, per molti, poteva esser l'ultima occasione di vedere gli altri. Si, perche' ricordiamo che all'epoca passare l'inverno non era esattamente easy easy, ci schiattavano, quindi era il momento buono.
Di conseguenza era il momento buono anche per commemorare i morti.
Di conseguenza, quando si comincia ad avere una ricorrenza relativa ai morti, e' spontaneo che quella acquisisca caratteristiche piu' o meno straordinarie. Da qui alla nascita della festa celtica di Samhain il passo e' breve. Si riteneva (ritiene) che le creature sovrannaturali si avvicinassero incuriosite dalla cosa, quindi si lasciava fuori dalla porta del cibo, quelle mangiavano e non rompevano le scatole.
Fin qui, nulla di male. E' una festa di una religione non cristiana, massimo rispetto.
I romani, secoli dopo, acquisiscono la festa: quando cominci a conquistare mezzo mondo non puoi impedire ai popoli conquistati di fare festa + erano italiani, quindi se c'e' un motivo per far festa siamo rapidi ad acquisirlo = la festa viene acquisita anche nella tradizione romana, con meno connotazioni sovrannaturali e piu' connotazioni festaiole (a Roma l'inverno era un po' meno rigido pure allora, quindi passare l'inverno dava un po' meno apprensione ;))
E fin qui, ancora, niente di male.
La festa di Ognissanti arriva da Bonifacio IV (mi pare) (e non ricordo in che periodo, ma molto piu' in avanti), fissata a meta' maggio. In seguito viene spostata al primo novembre, fondamentalmente per dare comunque la possibilita' di fare festa come da tradizione romana, senza dover scomodare tradizioni pagane, affiancata alla commemorazione dei defunti il giorno successivo.
Fin qui, ancora, nulla di male: ognuno aveva la propria occasione per far festa, le due feste esistono, distinte.
Si, in seguito ci sono stati battibecchi per le contropersecuzioni e il tentativo di sopprimere le feste noncristiane. Tutti fanno errori e la Chiesa, un Papa fa, ha anche chiesto scusa.
Dov'e' il "qualcosa di male", quindi?
Ovviamente arriva a meta' ottocento. Ovviamente dagli USA.
Gli americani hanno fatto il mischione delle due feste, visto che quella sera i ricconi organizzano ricevimenti e/o eventi per beneficenza per la commemorazione dei santi, mentre il popolino usa la stessa sera in cui i ricconi fanno i ricconi per esprimere malcontento: atti vandalici a gogo, da cui l'epiteto di "notte del diavolo". Molte delle tradizioni di quello che era Samhain vengono riprese, distorte ed utilizzate per far casino. Comincia il business dei gadget per la notte di Ognissanti (All hallows evening ---> Halloween) fino all'inizio del novecento, in cui il governo vieta i festeggiamenti per l'oramai ingestibile notte di vandalismo annuale.
Durante il conflitto mondiale la festa viene ripristinata come occasione per alzare il morale delle truppe senza la componente vandalica e, al termine, ritorna la tradizione americana degli scherzi, stavolta come festa per i bambini quindi in modalita' molto piu' "light".
Ora la domanda e': Halloween e' una vuota festa commerciale?
La mia risposta e': si.
Ognissanti e' una festa cristiana. Rispettabile, decente, chi ci crede festeggia.
Samhain e' una festa pagana. Rispettabile, decente, chi ci crede festeggia.
Halloween no. Soprattutto per come viene festeggiato, come un carnevale a tema di seconda mano ed occasione per mettersi in mostra. Ieri si distinguevano botti, maschere di ogni tipo (ieri c'erano in giro tipi vestiti da Jocker (O_O), da Jack Sparrow (O____O) e da fatina buona del cazzo™ (O_______O)... ma che cazzo c'entrano???) e tipe svestite da streghe (si, la "s" c'era, non nego che in alcuni casi era apprezzabile... ma solo in alcuni >_<). Siamo ben lontani sia da Samhain che da Ognissanti.
Quindi Halloween caccapupu'? Per quanto mi riguarda, adesso come adesso, si :)

L'Alcatraz
(o gli italiani)

Ieri siamo stati all'Alcatraz. Abbiam passato una bella serata, se escludiamo un'ora soltanto. Abbiamo iniziato nella sala grande, con un gruppo "revival" che ha suonato canzoni che mi hanno fatto sentire vecchio (Please don't let me be misunderstood, Cicale, Vola, La Copa de la Vida, Let's get loud, per dirne un po') (si, so a memoria i testi di tutte queste canzoni, come la Fra ha potuto notare ieri, ok? :D), la cantante aveva una gran voce (e non solo, Kampa si e' innamorato a prima vista :D).
Poi salto in sala rock, bello bello, anche se avrei evitato le ripetizioni, ho capito che Toxicity e Personal Jesus tirano, ma una volta basta.
Dicevo, bella serata tranne un'ora: l'ora necessaria per uscire dall'alcatraz, tra la bolgia al guardaroba e la bolgia alla cassa (coda e' un termine inappropriato, una coda prevede che le persone stiano in fila e ci sia un ordine razionale).
L'impegno principale, da parte mia, e' stato nell'impedire che la Francy e la Lela venissero sottilettizzate dalla mareggiata umana. Io, dall'alto del mio metro e novanta, respiravo tranquillo, ma loro no :|
Il problema principale era su due fronti:
# l'alcatraz potrebbe mettere un cazzo di percorso, un due transenne per incanalare la massa ed impedire che la gente si metta in coda da 7 direzioni diverse, perche' cosi' si fomanta soltanto la voglia di spingere e spintonare + ci metti meno anche tu a fare il tuo lavoro
# la gente potrebbe evitare di sgomitare e tentare di schiacciare ogni cosa che si muova. Ieri poi, vista la settimana passata, ero anche di umore relativamente predisposto, quindi un paio di persone che volevano sorpassarci sgomitando ad ogni costo ora hanno un bassorilievo formato 1:1 del mio gomito nel costato sottostante l'ascella. Mi sorprendeva il fatto che c'era chi spingeva da dietro e la gente si lamentava con quelli davanti. La tizia che avevo dietro ha chiesto a me di non schiacciarla. Ma che cazzo, dillo a quello dietro di te che spinge, rinc***ionita!

Vederci in discoteca

Una delle novita' ultime di cui mi sono accorto e' che con l'operazione agli occhi ho guadagnato un botto di profondita' di campo. Ieri sera vedevo un SACCO DI GENTE contemporaneamente. E' terribile e fantastico. Ho ancora dei problemi a visualizzare tutte quelle cose insieme ed ogni tanto vado in fissa :D
Oltretutto si vedono meglio i dettagli degli altri. Ieri riconoscevo i cocainomani e i cannaioli molto piu' facilmente che non di solito xD

Ora sto bene. Il problema verra' stasera, temo, visto che sono tornato alle 5 e non ho ancora sonno (ho voglia di andare a letto a dormire, ma non mi addormento :|)

mercoledì 29 ottobre 2008

Sonno

Stato dell'organismo caratterizzato da una ridotta reattività agli stimoli ambientali che comporta una sospensione dell'attività relazionale (rapporti con l'ambiente) e modificazioni dello stato di coscienza: esso si instaura autonomamente e periodicamente, si autolimita nel tempo ed è reversibile
da Wikipedia

Questa e' la definizione di sonno (o almeno, quella che molti pare trovino calzante).
So che per il sottoscritto, ultimamente, non apporta piu' la componente benefica e rilassante.
Mi dicono che ci siano mille motivi per questo. Ho due teorie in merito. Una riguarda alcuni esemplari di essere umano che mi danno sui nervi in 'sti giorni, l'altra il fatto che sto suonando poco.

Cominciamo a suonare di piu' il clarinetto e a darci al piano. Se non funziona mi tocchera' suonare qualcuno :S

PS: ci vedo! E' una figata! Ma mi manca la terza soddisfazione >_<

mercoledì 22 ottobre 2008

Rissa! Rissa! Rissa!

Ore 7.30 - arriva il treno, piu' o meno puntuale. Salgo, non trovo posto a sedere, vabe', pazienza
Ore 7.39 - il treno arriva a Seregno. Un'orda degna di Thrall si accalca alle porte dei vagoni e riempie completamente il treno. Pare che il treno precedente sia stato soppresso.
Ore 7.45 - il treno arriva a Desio. Un'ulteriore orda cerca di accalcarsi, ma non ci riesce, prevalentemente per un motivo: una signora ha bellamente deciso di piantarsi in mezzo al passaggio e non schiodarsi di li cascasse il mondo.
«Scusi, si puo' spostare?» ha chiesto una signora
«Si sposti lei!» fu la risposta dell'immobile barriera vivente.

Ora, non devo spiegare a nessuno che l'umore medio dei pendolari la mattina presto e' un colore che non assomiglia al giallo. Assomiglia di piu' a quei colori scuri, con un retrogusto rossastro pronto a fuoriuscire.
Non devo nemmeno spiegare a nessuno che rispondere in quel modo ad un pendolare puo' provocare un'ampia gamma di reazioni, molte delle quali vietate dal codice penale.
Diciamo che le parole son volate. Diciamo che non ci e' mancato molto prima che volasse altro, ma la situazione si e' acquietata (anche per il fatto che se una delle due avesse fatto una qualche cazzata ed avesse fatto tardare ulteriormente il treno, i passeggeri avrebbero fatto giustizia sommaria di entrambe).

C'e' da dire che fare in 60 minuti un viaggio di 30, contornato da una bella serie di signore non piu' giovani che strillano... come dire... non e' il modo migliore di incominciare la giornata °_°

lunedì 20 ottobre 2008

Niente da dire...

...era un maledetto genio :|




Freude, schöner Götterfunken
Tochter aus Elysium,
Wir betreten feuertrunken,
Himmlische, dein Heiligtum!

Deine Zauber binden wieder

Was die Mode streng geteilt;

Alle Menschen werden Brüder,

Wo dein sanfter Flügel weilt.

Too soon

Too Soon! You have awakened me too soon, Executus!
--Ragnaros, the Firelord
Citazione dal primo raidboss grosso di wow per dire che stamattina la sveglia e' stata particolarmente presto... non sono abituato ad uscire di casa che e' ancora notte :O

Necessita': oggi devo riuscire a tornare a Misinto presto, che da fare ce n'e' anche troppo :)

Buona settimana a tutti ;)

lunedì 13 ottobre 2008

2 weeks later

Mi sto accorgendo che vederci bene e' una cosa diversa da quella che intendevo io (piu' o meno positivamente).
Ma proprio che ci sono delle cose che non erano nemmeno lontanamente concepibili.

La sveglia

Ok, si, lo faccio ancora: la mattina, istintivamente, spengo la sveglia e comincio a cercare il comodino a tentoni alla ricerca degli occhiali. Il problema e' stato quando una volta li ho trovati, li ho messi, sono uscito dalla mia stanza al buio, arrivo in bagno, accendo la luce e, ZAM!, i miei occhi hanno provato le sensazioni di Giovanna d'Arco (e non quando sentiva parlare gli angeli).
A parte questo, svegliarsi la mattina e riuscire a vedere la sveglia rimanendo sotto le coperte e' meraviglioso, mi fa ghignare e mi fara' ghignare ancora a lungo

La doccia

Perche' sembra scemo, ma sotto la doccia gli occhiali non si portano. Se ci vedi male te la cavi ancora. Se ci vedi da schifo come me all'epoca e' una cosa strana. Ti lavi a memoria. Non vedi quello che hai gia' insaponato e quello che non ancora. Sembra una cretinata, ma fate una doccia ad occhi chiusi, poi mi dite :P

Ah, non dimentichiamo: ora posso prendere uno shampoo che abbia il flacone dello stesso colore del bagnoschiuma - prima era proibitivo, li confondevo di fisso, quindi bagnoschiuma con flacone bianco, shampoo con flacone colorato (generalmente blu). Questa cosa mi e' saltata in testa sabato sera parlando con la gentaglia: era talmente un automatismo che non ci ho fatto caso nemmeno dopo :D

La sera

E qui c'e' la parte "strana". Ora vedo tutto quello che vede la gente normale.
Ma tutto.
Compresa la roba di cui non sospettavo l'esistenza e che ora e' amplificata.
Cerco di tradurre: quando si e' in condizioni di luminosita' scarsa e c'e' una fonte di luce, tanto piu' la lente e' piccola e potente tanto piu' si acuisce il cosiddetto "effetto flare", ovvero il fatto che la sorgente di luce va ad "illuminare" la zona buia intorno.


Esempio scemo: vedete il "cerchio" illuminato intorno alla fiammella? Ecco, io non l'ho mai visto, son 27 anni (quasi 28) che non lo vedo. Quando due settimane fa ho cominciato a vederlo ho pensato "vabe', sara' perche' le lenti si devono assestare, tra un po' se ne andra' con tutti i fastidi".
Invece gli altri fastidi per lo piu' se ne sono andati.
Questo no. E lo ripescavo spesso, i lampioni di notte, i bottoni dell'ascensore, mi son preso anzia :D
E... eh, niente, mi dovro' abituare :D

Ci sono altre "cosette" da provare adesso che ci vedo... speriamo presto ^_^

lunedì 6 ottobre 2008

12/10

Doc: "Ok, ora leggi la prima riga"
MaD: "Erre-Vi-Ti-Di"
Doc: *clic* "Ora leggi la prima riga"
MaD: "Esse-Acca-Bi-Vudoppio"
Doc: "La seconda? Quella con scritto 1,1 a fianco"
MaD: "Ti-Zeta-Ci-Elle"
Doc: "Beh, l'ultima non e' necessaria"
MaD: "Quella da 1,2? Ok, comunque era Acca-Ci-Erre-Ti"
Doc: O_O
MaD: ^_^
Doc: ^_^

Dodici decimi!
Figata! :D:D:D

mercoledì 1 ottobre 2008

Roulette

I have a problem that I cannot explain,
I have no reason why it should have been so plain,
Have no questions but I sure have excuse,
I lack the reason why I should be so confused,

I know,
how I feel when I'm around you
I don't know,
how I feel when I'm around you

Left a message but it ain't a bit of use,
I have the pictures, the wild might be the deuce,
Today you saw, you saw me, you explained,
Playing the show and running down the plane,

I know,
how I feel when I'm around you
I don't know,
how I feel when I'm around you

System of a Down, Steal this album, 2002

martedì 30 settembre 2008

Darkness called me!

L'oscurità mi ha chiamato... ma ero al telefono e ha trovato occupato...
Ho richiamato ma ha risposto il modem...
Ho urlato "Alza la cornetta Oscurità!"... ma... mi ha ignorato...
Credo che si sia offesa...
Demon Hunter, Warcraft III

Tutto questo per dire che ho passato praticamente una settimana al buio tappato in casa.
Al buio, tappato in casa e con un occhio che ci vede 10 decimi e che mal sopporta la luce troppo forte.

Ci sono parecchie cose che mi hanno stupito, di questa settimana (tra cui: a. sono PC-dipendente, b. sono mail-dipendente, c. devo leggere qualcosa ogni giorno altrimenti do di matto, d. andare in doccia e vedere qualcosa che non una grossa macchia sfocata che si muove e' un'esperienza, e. "puzzo con licenza" (cit.)), ma releghero0 le scoperte a tra qualche giorno.

Domani, ore 8.45, inizia la preparazione per la seconda operazione. Alle 9.30 circa dovrei essere in sala operatoria, camice, cuffia e copripiedi, a farmi stagliuzzare il bulbo oculare sinistro.

Sono gasaterrimo :D (si puo' dire? :D)

lunedì 22 settembre 2008

Chapter 3: Eye one, fight!



Ed eccomi qui, subito dopo l'operazione, un po' rimbambito e con un'espressione deformata dall'anestesia!

Ma e' andata! Mi hanno tolto la medicazione un attimo per una controllatina e ci vedevo, ca220, CI VEDEVO, yaaaaaaaaaaaaaaaar!!! :D:D:D

A breve per un approfondimento ;)

domenica 21 settembre 2008

Dodici ore!

Mancano esattamente dodici ore.

Mezza giornata all'ingresso in sala operatoria!

Venerdi' ho cominciato ad avere dei minimali dubbi. La decisione e' troppo precipitosa? Posso farne a meno? Devo rimanere per un mese in uno stato non proprio incoraggiante... non mi posso fare lo shampoo sotto la doccia... dormire a pancia in su (cosa che per me e' un ABOMINIO)... evitare scossoni... niente guida per tratti lunghi...

Insomma, vedevo un po' la parte brutta.

Poi decido di farmi una doccia prima di andare a fare l'ultimo cardiogramma. Come solito mi tolgo gli occhiali e...



Ho rotto gli occhiali...

Ho rotto gli occhiali...

Ho rotto gli occhiali...

Ho rotto gli occhiali...

Ho rotto gli occhiali...

Ho rotto gli occhiali...

GLI OCCHIALI!!

Se il Grande Capo voleva inviarmi un segnale, e' arrivato!

Sono pronto, gasato e pronto, un po' teso ma comunque gasato e pronto!

ROAR!

giovedì 18 settembre 2008

Preparazioni

Ok, oggi ultima visita dal dottore prima dell'operazione.

Ok, ok, domani c'e' il cardiogramma da fare, ma non vale :P

Sono gasato e teso (chiaro, non e' come prendere un'aspirina ). Tra l'altro non ho proprio grandi dettagli relativamente a lunedi', non so a che ora mi tagliuzzano, non so il giorno dopo di preciso cosa devo fare, non so nei giorni successivi, se non a grandi linee, cosa posso/non posso fare.

Sono innioratte.

Speriamo bene

venerdì 12 settembre 2008

Lonely day

Such a lonely day
And it's mine
The most loneliest day in my life

Such a lonely day
Should be banned
It's a day that I can't stand

The most loneliest day of my life

Such a lonely day
Shouldn't exist
It's a day that I'll never miss

Such a lonely day
And it's mine
The most loneliest day of my life

And if you go,
I wanna go with you
And if you die,
I wanna die with you
Take your hand and walk away

The most loneliest day of my life

Such a lonely day
And it's mine
It's a day that I'm glad I survived

System of a Down - 2005

PS: e' passato un po' dal motivo scatenante... ma tant'e', meglio tardi che mai ;)

PPS: sono un cretino

PPPS: panta rei

mercoledì 10 settembre 2008

Chapter 2: Iridotomia

Ed eccoci qui per una nuova emozionante bat-puntata. Inizio a scrivere sperando di non venire vaporizzato improvvisamente da un qualche problema a Ginevra. Speriamo bene...

Ieri arrivo alla Blue Eye, dove trovo chiuso per lavori in corso. Nel palazzo. Per entrare mi hanno girato al palazzo a fianco, dove sono salito al sesto piano e, da lassu', si passa con una passerella al palazzo corretto. Ok, detta cosi' sembra molto Indiana Jones, mancano i coccodrilli sotto la passerella ed il grosso macigno che ci rotola dietro, ma era ben fatto (a parte per mia mamma, da cui ho ereditato le vertigini).

Mi fan sedere, mi mettono un collirio che stringe la pupilla e mi fanno aspettare un po'. Dopo un po', come da contratto, non vedo piu' niente. Confuso da vicino, sfocato da lontano, una bella sensazione. Dopo un po' arriva L., l'assistente del dott. V., mi porta "di la" (tra virgolette perche' con le mie doti visive avrebbe potuto farmi fare un girotondo e mettermi in sala d'attesa che nn me ne accorgevo).

Trovo Credo di aver trovato il dott. V., che mi fa accomodare alla tipica postazione da oculista, con il posto dove appoggiare mento e fronte e lo strumento di osservazione. Il mio istinto da netgamer nerd, tuttavia, mi fa notare dalla sua parte la presenza di un joystick, con tanto di pulsantone. Ahia.

Mento e fronte in posizione, mi appoggia una specie di monocolo sull'occhio, col molteplice scopo di tenere l'occhio aperto e di ingrandire l'immagine.

"Guardi un po' piu' in basso... un po' piu' a destra... perfetto, fermo cosi'"
Tac Tac Tac Tac Tac Tac Tac Tac Tac Tac Tac Tac Tac Tac Tac Tac
Fatto.
Si, e' stato rapidissimo, alcuni minuti, ci ho messo di piu' a raggiungere il posto alla cieca che non a fare il lavoro vero e proprio.
Il laser dell'iridotomia, cioe' un laser che ti fa un paio di buchini su ciascun occhio allo scopo di aumentare lo scambio di fluidi tra i vari compartimenti interni, e' assolutamente indolore, si sente appena appena una piccola scarichetta sugli occhi, in realta' data dal fatto che il laser e' comunque una luce molto forte e sovrastimola l'interno. I "colpi" vengono sparati molto di taglio, immagino proprio per evitare che le laserate vadano a finire sulla retina ma si fermino nelle zone laterali del bulbo oculare. Ma e' una mia supposizione. chiedero' delucidazioni in merito.

"Ma ti hanno fatto dei buchi nell'occhio! Ma si vedono????"
Che razza di domande... e' ovvio... certo che si vedono!
Scatta il MaDdi3-quiz: trovate l'iridotomia nell'immagine seguente! (cliccate sull'immagine per un ingrandimento)



Nell'immediato vedi tutto buio. Consiglio per chi dovra' farlo: quando vi dicono "guardate piu' in alto, piu' in basso, blablabla", non affannatevi a capire dove guardare con l'occhio che stanno trattando. Usate l'altro occhio. Sembra una scemata, ma li per li non ci pensi e involontariamente l'altro occhio lo tieni chiuso, invece e' un buon modo per prendere bene la mira :)

Bon, ci ho messo una vita a scrivere 'sta roba facendo pause qui e la... torno a prepararmi per il capitolo 3: mi hanno dato delle lacrime artificiali da mettere, in modo da preparare l'ambiente al meglio...

PS: credo di aver individuato uno dei buchini. Non e' facilissimo da vedere, ma lo si trova

PPS: come? avete bisogno di una mano per capire dov'era l'iridotomia nell'immagine di prima? Ecco la soluzione! (come sopra, cliccare sull'immagine per un ingrandimento :P)

venerdì 5 settembre 2008

Chapter 1: la visita

Arrivo allo studio del dott.V. in perfetto orario. Mi fanno compilare tutte le carte del caso e mi fanno accomodare.

Il dottore e' cordiale, mi rassicura e si fa un giro di visite per vedere cosa si puo' fare.

Si passa dalla macchina che ti fa vedere l'immaginina piccina e la mette a fuoco, il tipico tabellone con le letterone e poi si comincia con roba un po' meno normale...

Arrivo davanti ad un coso grande come tutta la mia faccia ad anelli concentrici, con una lucina verde in mezzo. Appoggio mento/fronte sulla postazione spalanco gli occhi e un anello si ed uno no si illumina a 15k candele, incenerendomi qualsiasi capacita' visiva (gia' scarsa, puntualizzerei) per un 5-6 secondi.

Si torna alla sedia del tabellone, ma 'sto giro mi mettono anestetico ed un collirio per dilatare la pupilla. Meno male, pensavo fosse napalm. Osserva la reazione alle gocce e mi manda nella stanza a fianco. Inizia il trattamento Alex.

Prendono due linguette di carta e ne infilano un lembo nella palpebra inferiore (tra palpebra ed occhio) e mi lasciano ad occhi chiusi per un 5 minuti abbondanti. Il lembo di "carta" serve a misurare la mia lacrimazione:

"Lacrimi 10 da un occhio e 5 dall'altro"
"E' un bene?"
"Una persona normale lacrima 15"
"Ah..."

A questo punto mi lasciano in cottura per una mezzoretta, con le pupille che iniziano a dilatarsi a randa. Perdo la messa a fuoco da vicino. E' normale, ma mi prendo un po' male. Si torna sulla sedia del tabellone a guardarmi gli occhi, con l'unica differenza che li guardano attraverso una lente. Una lente grande approssimativamente come un cilindro alto 1 cm e con 2-3 cm di diametro, tutto spalmato di gel ed appoggiato fisicamente sull'occhio.

"Guarda davanti"
"Doc, guardi che non vedo un'accidente, non riesco a dirigere lo sguardo"
"Usa l'altro occhio"
"Ah, gia'"
Si, ero un po' panicato :D

Altro esamino della cornea, mi appoggiano sulla cornea proprio una specie di penna/led/boh che mi spara una luce rossa nell'occhio e misura qualcosa (questo non ho capito cosa)

A questo punto c'e' il responso. Del L.A.S.I.K. non se ne parla: la mia miopia e' troppo forte, la mia cornea e' troppo sottile e la mia lacrimazione e' insufficiente. Mancava soltanto che la retina avesse esposto il cartello "Non vogliamo il Lasik, bastardi!" e il quadro era completo.

E' consigliata la lente infraoculare: praticamente una lente a contatto infilata tra iride e cristallino, permanente. Si fa. Si fa al volo. Martedi, ore 10.45 ho l'intervento di iridotomia, con cui mi fanno due buchini nell'iride con il laser per facilitare lo scambio fluidi con il vano della lente. Il 22 settembre si inpianta la prima, il 1 ottobre si impianta la seconda.

Vantaggi: beh, la posso fare, il che e' di per se' un vantaggio. In secondo luogo e' reversibile. Se un giorno decidessi di tornare miope basta toglierla e il gioco e' fatto (se impazzisco al punto da voler tornare miope senza uno straccio di ragione piu' che ragioneole, pero', siete autorizzati a massacrarmi di botte. Segnatevelo).

Beh, che dire... attendiamo gli sviluppi! ^_^

giovedì 4 settembre 2008

14.20

Sono le 14.20.

Se tutto e' da copione, in questo momento sto entrando nello studio del dott. V. per la visita. In seguito a questa visita si decide il da farsi, il che operazione fare e, probabilmente, il quando.

Fatemi un in bocca al lupo


mercoledì 3 settembre 2008

Di compleanni, parcheggi e pianoforti

Ieri era il compleanno di Mab, tra le altre cose, a Bresso c'e' stata l'ultima tappa del tour di Giovanni Allevi. Io, Paolo e Mab eravamo presenti :D

Ritrovo alle 8 a casa di Mab e Paolo. Io ho fatto casino, ho stampato la mail sbagliata prima e mi si e' semiscaricata la cartuccia della stampante al secondo tentativo, quindi abbiam recuperato al volo una stampante ed abbiam preparato la mail da TicketOne :D

Volata verso Bresso, all'area concerti Fly. Il dialogo e' stato piu' o meno questo:
Paolo: "Ok, qualcuno sa qual e' la via del posto?"
Mab: "No"
Io: "No"
Paolo: "Non c'e' la via..."

Utilizziamo quindi la piu' antica invenzione, lo "Scus-isam'ica", che si traduce con la frase "Scusi, sa mica dov'e' l'area concerti?" rivolta ad n passanti.

Nell'ordine siamo incappati in:
a) un tedesco -_-"
b) delle persone che hanno dato le indicazioni precise per il posto giusto, aggiungendo pero' dettagli che ci han lasciati un po' perplessi e che ci han fatto chiedere ancora
c) dei tizi fuori dall'officina della birra, che hanno utilizzato un Preventive Strike dicendoci "no, ce l'han gia' chiesto in tanti, non lo sappiamo" prima ancora di porre la domanda

Alla fine ci fidiamo della gente al punto b) ed arriviamo in loco. Parcheggi? Ovviamente zero. Persino il lancio di un incantesimo "Summon Parcheggio VII" non ha avuto granche' efficacia. Questo finche' non abbiamo incontrato un vigile a cui abbiam chiesto "dove possiam trovare parcheggio?". La risposta e' stata pronta: "Entrate in questa strada, (che stava piantonando e che aveva davanti un bel cartello Divieto di Transito, NdMaDdi3) sulla sinistra trovate un'area parcheggio. C'e' scritto che possono entrare solo quelli col contrassegno, ma voi aualla auella auo' (giuro, ha detto veramente qualcosa del genere :O, NdM)"

Al che arriviamo in un'area parcheggio: tale area mancava di un dettaglio, le righe del parcheggio. Quindi, siccome le zone che sembravano adibite a parcheggio effettivo sembravano esaurite, ho utilizzato il feat "Parking Creativity" - ho piantato la macchina in mezzo ad una strada molto larga, creando una nuova fila di parcheggi e due strade di larghezza accettabile.
"E' folle!"
"E' criminale!"
"E' un'OTTIMA idea!" - tanto che la mia "nuova fila" si e' riempita in un battibaleno :D

Procediamo ed andiamo a caccia dei biglietti. Soprassediamo sulla simpatia del ragazzo dello stand della Tim (a cui sia io che Mab avremmo voluto piantare un'alabarda in una tempia), troviamo i biglietti e si entra.

Interludio: stavo per andare ad un concerto di un pianista. Alle 18 era sorta la domanda "ok... ma come vado vestito?". Alla fine ho optato per un jeans + polo, scelta corretta visto che Allevi, alla fine, era in maglietta :D

Arriviamo all'area concerti. Che poi era un prato, con un palco. Un prato "di un verde blasfemo", come ha detto Paolo. In effetti chiamare "verde" il colore di quell'erba era un po' una bestemmia. Quindi concerto all'aperto. Ottimo ^^

Arriviamo al concerto. Si apre con una sessione di pianoforte solo. Inizia con "Aria", molto emozionato, molto molto, ma sdrammatizza, esorcizza al volo quelli che potrebbero essere i bui della serata e parte. Tra le altre parti di questa prima sessione c'erano "Monolocale 7.30 a.m.", "Go with the Flow", "L'Orologio degli Dei" e "Jazzmatic"
Di questa prima parte mi e' piaciuto tanto "L'Orologio degli Dei", mi ha comunicato tanto, bello bello bello :D

Seconda parte, entrano i Virtuosi Italiani ed Allevi lascia il pianoforte e prende la bacchetta. Si passa all'esecuzione della suite per orchestra "Angelo Ribelle". Esecuzione buona, buonissima, ma mi aveva lasciato un pochino insoddisfatto, ai primi tre pezzi, "Whisper", "Keep moving" e "A Perfect Day" erano fatti bene, ma gli mancava qualcosa. Non era una mancanza, io Allevi, lo ammetto, l'ho sentito per la prima volta ieri sera, era come se, guardando un quadro, ci fossero delle pennellate di bianco al posto di alcuni colori che col bianco non c'entrano.

Dopo la suite si passa a 300 anelli ("Arriviamo quindi all'ultimo pezzo della serata..." partono i "noooo" dal pubblico "...ma non vi preoccupate: e' lungo!" xD), brano in due parti per orchestra la prima e per pianoforte ed orchestra la seconda. Bello, mi e' piaciuto assai.

Standing ovation, applausi per i V.I. e per lo stesso Allevi che, come bis, ripropone (guarda un po'!) "Whisper", "Keep moving" e "A Perfect Day". O mi ha letto nel pensiero o c'era qualcosa che non andava. E infatti c'era: nel bis le voci di fagotto, clarinetto e flauto emergevano, si sentivano mille volte di piu' ed andavano a completare il tutto. Propendo per microfoni andati a donnine di facili costumi, ma il fatto che li abbia rifatti ha dato possibilita' di "rimettere le cose a posto"

Finita qui? Ovviamente no. Dicono che ad Ascoli sia venuto giu' il posto, ma li giocava in casa. Qui probabilmente gli applausi son stati piu' misurati, ma forse il pubblico e' stato un po' piu' appiccicoso, visto che si son piazzati in un botto sotto al palco applaudendo per qualche altra esecuzione. Vi diro', al sesto bis ho cominciato a pensare che forse poteva essere stanco :D

Bello bello. Giovanni Allevi ha trovato un nuovo fan. Mi prendero' il CD :D

martedì 2 settembre 2008

L'operazione...

...lascia di stucco!

Si, ho guardato due video in cui hanno fatto vedere entrambe le operazioni che si fanno normalmente per la miopia: il L.A.S.I.K. e le Fakic Lens. Non vi linko i filmati, se volete cercate su Youtube LASIK e Fakic lens, ho dato un'occhiata e sono parecchio fedeli...

...ma non li linko. E' roba per cui serve stomaco. Se volete proprio dargli un'occhiata andateci voi, non voglio il vostro pranzo sulla coscienza (e sulla tastiera).

Ammetto che una persona normale, a vedere i filmati delle operazioni, avrebbe pensato "ma nemmeno in un miliardo di anni". Ma io sono squilibrato, mi son preso benissimo ed sono impaziente di fare la visitaaaaa...

lunedì 1 settembre 2008

Occhi occhioni


Si, e' un occhio.

Potrebbe essere il mio.

In realta' il mio e' un po' piu' lungo.

No, niente sindrome da "io ce l'ho piu' lungo", anzi, il problema sta proprio li. Ho il bulbo oculare troppo lungo. E non e' buono, perche' le lenti naturali che l'occhio ha li' davanti sono fatte in modo da sparare le immagini che catturano ad una certa distanza, cioe' esattamente sul fondo dell'occhio, dove si trova la retina, una superficie che e' in grado di "leggere" le immagini che le arrivan sopra.
Siccome il mio bulbo e' troppo lungo, la retina e' "troppo indietro". Il risultato e' lo stesso che si ha quando hai un proiettore a fuoco, perfettamente settato, e lo sposti indietro di qualche metro. L'immagine non e' a fuoco.
Si', e' la maniera piu' complicata che avevo per dire che sono miope :D

Giusto per dare un'idea, questo e' quello che vede una persona normale



Questo e' quello che vedo io senza occhiali



Come dite? Non si capisce niente? Benvenuti nella mia vita.

Gli interventi correttivi a riguardo variano dagli occhiali/lenti a contatto a rimedi un po' piu' definitivi, chirurgici. L'intervento al laser scolpisce la superficie dell'occhio, la cornea, modificando la lente per fare in modo che spari l'immagine sulla retina. Per sottoporsi a questo intervento, pero', ci vuole una cornea abbastanza spessa da sostenere la modifica.

Alternativa potrebbe essere aprire l'occhio, togliere il cristallino (una lente naturale immediatamente dietro la pupilla) e sostituirlo con uno artificiale. Potrebbe essere un'idea buona, ci vuole un po' piu' di tempo, ma la tecnica e' comunque collaudata (e' la stessa tecnica che utilizzano per curare la cataratta, per dirne una).

Giovedi' ho l'appuntamento con lo specialista per una visita piu' "mirata". Speriamo bene.

venerdì 29 agosto 2008

Heroes - Going postal

In every hero there could be a villain


Nell'attesa della terza stagione, prevista per il 22 settembre negli states, e dopo l'annuncio del quarto "Volume", Fugitive, che caratterizzera' la seconda meta' della terza stagione, quest'estate non si e' perso tempo ed hanno cominciato a trasmettere tre cortometraggi relativi ad Echo (un nome un programma)

Ecco i tre cortometraggi in questione, debitamente sottotitolati in italiano ^_^







Un attimo di respiro in una giornata un po' di cacca :/

Buon weekend :(

mercoledì 27 agosto 2008

Caffeina immunity


A volte la caffeina non basta... :D

PS: mi aspetto la potente contromossa psicologica :D

giovedì 21 agosto 2008

Il piu' grande supereroe americano...

...altrimenti noto come Ralph Supermaxieroe



Look at what's happened to me,
I can't believe it myself.
Suddenly I'm up on top of the world,
It should've been somebody else.

Believe it or not,
I'm walking on air.
I never thought I could feel so free-.
Flying away on a wing and a prayer.
Who could it be?
Believe it or not it's just me.

It's like a light of a new day-,
It came from out of the blue.
Breaking me out of the spell I was in,
Making all of my wishes come true-.

Believe it or not,
I'm walking on air.
I never thought I could feel so free-.
Flying away on a wing and a prayer.
Who could it be?
Believe it or not it's just me.

Nostalgiaaaaaa...

mercoledì 20 agosto 2008

Rap lamento



Per fare una partita alla repubblica,
occorre essere iscritti a una compagine politica,
ce ne son decine tra cui scegliere a seconda del colore,
anche se ultimamente il nero va per la maggiore.

Una volta che sei in squadra o in squadraccia,
importante è aver le natiche al posto della faccia,
per riuscire a reggere la fase atletica con più tensioni,
la campagna acquisti detta anche le elezioni

Caratteristica della republica è di essere gioco a palla multipla,
ma senza limiti di numero, volume o qualità di sorta
ognuno inventa le sue palle e poi le spara a propria volta.

E il pubblico pagante che finora è stato zitto,
decide chi tifare esercitando il suo diritto,
credendo a quella palle che lo fanno più contento,
premiandone l'autore con un posto in parlamento.

Quando sei in cabina e giochi la schedina,
ricordati che sei colonna di un sistema;
valuta un pò prima rametto o bandierina
scegli attentamente il tuo prossimo problema.

Parlamento è uno stadio tutto pazzo,
due curve a gradinate senza un vero campo in mezzo
rinchiuso in due palazzi in cui si attizzano gli scazzi
tra schimazzi e rubamazzi,
istituzionalizzando gli intrallazzi.

Si aprono le danze tra le squadre elette
parte il valzer delle alleanze
in cui vengono stretti
tutti i gatti con i sorci,
i cani con i porci
quell'unico bestiario che dovrebbe governarci.

La maggiornaza vince il resto fa l'opposizione,
un manipolo di eletti forma una delegazione
va dall'arbitro sul colle per prestare giuramento
forgiando nuove palle da buttare in parlamento.

Ste palle dette leggi per via del peso scarso
avuto un voto, un veto, un vito ed un ricorso
galleggiano tra i banchi tutto quanto il santo giorno
da destra a sinistra, a destra e poi ritorno.

Quando sei in cabina e giochi la schedina,
ricordati che sei colonna di un sistema;
valuta un pò prima rametto o bandierina
scegli attentamente il tuo prossimo problema.

Nell'ultimo periodo il gioco è fatto statico,
monotono
le palle son talmente enormi che manco rimbalzano
ma schiacciano le regole,
e all'arbitro che estrae un cartellino
danno pure del daltonico.

Bazzeccole,
il peggio ha da succedere,
stanno convincendo il pubblico a pagare senza scegliere,
abbonandosi al satellite, restando tutti a casa,
usando il nome di repubblica per tutta un altra cosa.

Lo sport che si gioca su una piazza da un balcone,
dove uno urla qualcosa e tutti gli altri che ha ragione.
Brutta razza!
sti tizzi che in terrazza
dirigon con la mazza
un gioco in cui si ammazza chi non si sollazza.
Da un bel pezzo c'è st'andazzo e
non prendetemi per pazzo
se ipotizzo 'ste compromissioni storiche
ma qui nel nostro stato il campionato vien giocato
solamente da due squadre
con le maglie identiche.

Quando sei in cabina e giochi la schedina,
ricordati che sei colonna di un sistema;
valuta un pò prima rametto o bandierina
scegli attentamente il tuo prossimo problema.


Frankie Hi-NGR, 2003

mercoledì 13 agosto 2008

Supermassiccio


Nello spazio siderale c'è un enorme buco nero
Non ti ci puoi avvicinare non ti ci puoi
Perché quello si mangia tutto
è un problema allucinante
Ma l'umanità non è mai stata informata
E non lo sente come un pericolo incombente
Spesso la gente rimane indifferente
Non dico balle, è tutto vero!
Sì, ma comunque ci lascia indifferenti
Però intanto il buco nero si è mangiato il mondo intero
Il buco nero supermassiccio

"Buco nero supermassiccio, dunque!
Wilson, il nobel Wilson, continua ad accusare la NASA e questa volta non ha torto!
'Avete sbagliato tutto!' dice.
Ed in effetti la crescita del buco nero, invece che lenta e graduale, si sta rivelando purtroppo rapidissima, quindi è possibile che a breve ci si ritrovi tutti quanti nel buco nero e profondo e potrebbe anche essere l'ultima edizione del nostro TG, l'ultima edizione dell'umanità"

Il buco nero ci ha ingoiati e siamo stati risucchiati
In un'altra dimensione nella quale siamo circondati
Dalle pulci gigantesche provenienti dal futuro
Che non amano la luce preferiscono l'oscuro
Sono sempre alla ricerca di un uomo dall'ascella forte
Ieri sera in discoteca ballando se ne sono accorte
E magari ce n'è una che ci sta
Benedetto il buco nero e le leggi di Keplero
Il buco nero supermassiccio
Non dico balle è tutto vero. Simile.
Pulci giganti ammantate di mistero
Mi hanno dato un buon lavoro e mi pagano anche in nero
Faccio il mignotto nel dancing delle pulci

"Ultima curva! Cosa sta facendo Buco Nero, ragazzi! Cosa sta facendo 'sto ragazzo! Sta cambiando il destino dell'umanità! Sembrava dovesse essere un dramma e invece sta diventando tutto divertentissimo! Siamo sul rettilineo dell'umanità! Anche in discoteca il mignotto lavora e la pulce, la grande pulce, ammantata di mistero, apprezza il lavoro del mignotto! Buco nero c'è! Buco c'è! Nero c'è! Nero c'è!"

NASA, tu non l'avresti detto mai
Che nel buco nero puoi trovare lavoro
NASA, ma quante cose che non sai
Qui tra le stelle faccio faville con le mie ascelle
NASA chissà quando capirai
Che i tuoi cosmonauti sono troppo profumati
Dimmi adesso che farai, mandi su uno scimpanzè?



Elio e le Storie Tese, 2008

lunedì 11 agosto 2008

Harder, Better, Faster, Stronger



Work It
Make It
Do It
Makes Us
Harder
Better
Faster
Stronger
More Than
Hour
Our
Never
Ever
After
Work is
Over

Work It Harder Make It Better
Do It Faster, Makes Us stronger
More Than Ever Hour After
Our Work Is Never Over
-Daft punk-

lunedì 4 agosto 2008

Scopa!

Baretto.
Tempo fa.
Luce debole.
Tavolino.
Fiasco di vino. Quasi vuoto.
Quattro bicchieri.
Sullo sfondo il barista, che tiene il conto delle bottiglie che sono andate...

Enzo: abbiamo vinto noi
Bepi: scerto! Brao Enzo!
Carbide: eeeeeh? e perche'?
Enzo: come perche'? Sc'abbiam piu' carte!
Carbide: si, ma noi sc'abbiam piu' carte di denari!
Bepi: e allora?
Carbide: le carte di denari son piu' importanti
Enzo: e perche' non sono piu' importanti le carte di bastoni?
Carbide: vuoi che ti do i denari o vuoi che ti do le bastonate?
Enzo: mmm...
Carbide: e' vero o no, Bubbia?
Bubbia: ...
Carbide: e poi noi sc'abbiamo anche il sette di denari, che cazzo!
Bepi: e alora?
Carbide: come "e alora?"! Vale di piu', e' un punto solo lui!
Enzo: e perche'?
Carbide: perche' il sette e' il piu' alto. E' vero o no, Bubbia?
Bubbia: ...
Enzo: ma il fante vale otto
Carbide: si ma vai dal barista a chiedergli fante bicchieri di vino e vedi cosa ti fa
Enzo si volta verso il barista. Il barista, saggio, fa spallucce e non dice niente.
Enzo: si, vabe', pero' noi di sette ne abbiam di piu'. E' un punto anche questo qua!
Carbide: e perche'?
Enzo: come "e perche'?"! Perche' il sette e' il piu' alto
Carbide: ma il cavallo vale nove
Enzo: il cavallo te lo lego al collo e poi lo faccio andare al galoppo
Carbide: va beh, va beh, schersavo.
Tutti guardano un po' le carte.
Carbide: eeeeeh, dai, varda chi! I denari ce li ho in scala!
Enzo: eh?
Carbide: si, guarda, sc'ho il quatro, il scinque, il sei e il sette
Enzo: vabe', ma dall'asso in poi ce li ho io
Carbide: e alora?
Enzo: come "e alora?", si conta dall'inisio a contare! E' un punto per noi, segna Bepi, segna!
Bepi: segnato
Carbide: come "segnato"? Vabe', pero' il sei di coppe l'ho preso che era l'ultimo sul tavolo
Bepi: eh?
Carbide: eh, si, era l'ultimo e l'ho preso col sei di bastoni. Avete giocato male prima.
Enzo: vabe', anche io dopo ho fatto piazza pulita e non ho lasciato giu' niente.
Carbide: si, ma te con l'asso, con l'asso mica vale, e' vero o no, Bubbia?
Bubbia: ...
Carbide: visto? Tutto perche' il Bepi ha sbagliato a giocare, e' rimasto scoperto, vero o no, Bubbia?
Bubbia: ...
Enzo: ecco, vedi, lo sapevo, finisco sempre in coppia con questo che non sa mica giocare
Bepi: ma va' a dar via il...

E sull sfondo, silenzioso e saggio, il barista...

mercoledì 30 luglio 2008

Il Cavaliere Oscuro

Ieri sera ho visto (finalmente) il nuovo capitolo del Batman by Nolan.

Sono un po' diviso. Nel senso, di norma non mi faccio influenzare dal fumetto e detesto venirne influenzato in qualsivoglia maniera. Il film era bellino, via. Ci sta ancora tutto. Solo...

...cioe', se al Joker gli toglievi il trucco e lo chiamavi in un altro modo, qualcuno avrebbe potuto dire "dai, quello era il Joker"?
La risposta e' no. Anche se si fosse comportato nello stesso modo. Il risvolto del "sono uno psicotico fulminatissimo e pericoloso" e' perfetta, l'attore si e' sbattuto per marcare a fondo questa parte... ma manca il resto. Joker non e' solo quello. Manca la parte di umorismo macabro. Cioe'... perche' lo chiamavano "clown"? Perche' aveva la faccia pitturata? O perche' era scritto sul copione?

Comunque questa e' l'interpretazione che ha dato Ledger. Si, Ledger. Il ragazzo si e' chiuso in casa per un mesetto per cercare di mettere a punto la mimica, gli hanno dato i punti chiave per capire chi e' il personaggio che devi interpretare e... beh, li ha ignorati. Nel senso che ha voluto farlo diverso per evitare di "fare Jack Nicholson", come ha affermato in una intervista alla IESB. Non condivido la scelta. Ma son gusti ^^

Batman. Ci sta ancora. E' un eroe in crescita, che si sta caratterizzando e sta prendendo forma, bordi ancora da definire per un Bruce Wayne che deve ancora capire dove finisce l'uomo ed inizia il pipistrello.

Ambientazione. Ci puo' stare. Dopo la devastazione di Batman Begins e' una citta' in ripresa dove chiunque e' adeguatamente sull'orlo di una crisi di nervi.

Mood. Ci siamo. L'atmosfera e' il filo conduttore tra i due film, il taglio piu' dark e' stato apprezzato e rimane apprezzabile.

Rimane da vedere se/quando ci sara' un terzo episodio.

Dimenticavo: la battuta idolo del film!

"Faro' quello che avresti dovuto fare tu 10 minuti fa!"
:v

domenica 27 luglio 2008

Il Signore del Male™

Mentre mi sistemo sulla nuova installazione linux a casa, Azatoth mi sorprende dicendo che non ha mai letto il prontuario del Signore del Male™

Rimediamo subito!


Le mie Legioni del Terrore avranno elemetti con visori di plexiglass trasparenti, non quelli che nascondono la faccia.

I miei condotti di ventilazione saranno troppo stretti per strisciarci attraverso

Il mio nobile fratellastro a cui ho usurpato il trono sarà ucciso, non tenuto imprigionato anonimamente in una cella dimenticata del mio sotterraneo.

Sparare ai i miei nemici non sarà troppo poco per loro.

L'artifatto da cui traggo il mio potere non sarà conservato nelle Montagne della Disperazione oltre il Fiume del Fuoco, sorvegliato dal Dragone dell'Eternità.
Sarà nella mia cassaforte.
Lo stesso si applica ad ogni oggetto che sia una mia debolezza.

Non mi vanterò dei problemi dei miei nemici prima di ucciderli.

Quando avrò catturato il mio avversario e questo dirà, "Prima che tu mi uccida devi perlomeno dirmi quale il tuo piano?" Risponderò "No." e gli sparerò. Anzi, ripensandoci prima gli sparerò e poi risponderò "No."

Dopo aver rapito la bella principessa, la sposerò immediatamente in un sobrio rito civile, non sarà un lussuoso spettacolo della durata di tre settimane durante le quali le fasi finali del mio piano saranno portate a compimento.

Non includerò un meccanismo di autodistruzione a meno che non sia assolutamente necessario. Se lo è, non sarà un grosso pulsante rosso etichettato "Pericolo: Non Premere". Il grosso pulsante rosso etichettato "Pericolo: Non Premere" farà scattare un mitragliatore su chiunque sia talmente stupido da premerlo. Similmente l'interrutore ON/OFF non sarà etichettato come tale.

Non interrogherò i miei nemici nella mio sancta sanctorum - un piccolo hotel al di fuori dei miei confini sarà sufficiente.

Sarò sicuro della mia superiorità. Pertanto non sentirò il bisogno di provarla lasciando indizi nella forma di indovinelli o lasciando i miei deboli nemici vivi per dimostrare che sono troppo deboli per minacciarmi.

Uno dei miei consiglieri sarà un bimbo medio di cinque anni. Ogni mancanza che identificherà in un mio piano sarà corretta prima che questo sia implementato.

Tutti i nemici uccisi saranno cremati, o perlomeno numerosi caricatori di munizioni scaricati nei loro corpi. Non saranno lasciati per morti in fondo ad un precipizio. L'annuncio della loro morte, così come le conseguenti celebrazioni saranno deferite fino all'esecuzione di quanto sopra.

L'eroe non avrà diritto ad un ultimo bacio, un'ultima sigaretta od ogni altra forma di ultima richiesta.

Non impiegherò mai uno strumento che includa un un coutdown digitale. Se fosse assolutamente inevitabile includerlo, lo regolerò per attivarsi quando il contatore raggiunge il 117 ed l'eroe ha appena intrapreso il suo piano.

Non pronuncerò mai la sentenza "Ma prima di ucciderti c'è un'ultima cosa che voglio sapere"

Quando impiegherò consiglieri, ascolterò, occasionalmente, i loro consigli.

Non avrò un figlio. Sebbene il suo risibile sottopianificato tentativo di usurpare il mio potere fallirà creerà comunque una distrazione fatale in un momento cruciale.

Non avrò una figlia. Sarebbe bella tanto quanta malvagia, ma le basterebbe un'occhiata al viso rude dell'eroe per farle tradire il proprio padre.

Nonostante il suo effetto allevia-stress, non indulgerò in risate maniacali. Quando sono così impegnato diventa facile farsi sfuggire sviluppi inaspettati a cui un individuo più attento potrebbe reagire.

Assumerò uno stilista affermato per creare le uniformi per le mie Legioni del Terrore, invece di affidarmi a qualche economico maneggione che me li faccia sembrare truppe Nazi, fanterie Romane o selvagge orde Mongole. Tutti questi furono infine sconfitti ed io voglio che le mie truppe abbiano un atteggiamento mentale più positivo.

Non importa quanto sia tentato dalla prospettiva del potere illimitato, non consumerò alcun campo di energia più grosso della mia testa.

Manterrò una riserva speciale di armi a bassa tecnologia ed addestrerò le mie truppe ad utilizzarle. Cosicchè -- anche se l'eroe riuscisse a neutralizzare il mio generatore d'energia e/o a rendere inutilizzabili le armi ad energia standard -- le mie truppe non saranno sopraffatte da una manciata di selvaggi armati di rocce e lance.

Manterrò una valutazione realistica delle mie forze e debolezze. Sebbene questo tolga parte del divertimento dal lavoro, perlomeno non pronuncerò mai la frase "No, Questo non può essere! IO SONO INVINCIBILE!!!" (Dopo ciò, la morte è di solito istantanea).

Non importa quanto buone siano le sue capacità, non costruirò mai alcun tipo di macchina completametne indistruttibile tranne per un piccolo e virtualmente inaccessibile piccolo punto.

Non importa quanto siano attraenti certi membri della ribellione, probabilmente ce ne sono di altrettanto attraenti che non cercano disperatamente di uccidermi. Pertanto ci penserò due volte prima di ordinare di mandare una prigioniera nella mia camera da letto.

Non costruirò mai niente di importante in singola copia. Tutti i sistemi importanti avranno pannelli di controllo e fonti di energia ridondanti. Per la stessa ragione porterò sempre con me due armi completamente cariche.

Il mio mostro personale sarà tenuto in una gabbia sicura dalla quale non possa scappare e nella quale io non possa accidentalmente cadere.

Mi vestirò in colori brillanti ed allegri per gettare i miei nemici nella confusione.

Tutti gli evocatori confusionari, cavalieri imbranati, bardi privi di talento e ladri codardi del regno saranno preventivamente messi a morte. I miei nemici abbandoneranno di sicuro la loro missione se rimarranno privi di un conforto comico.

Tutte le ingenue, poppute ragazzotte di taverna del mio reame saranno rimpiazzate con arcigne, stanche del mondo cameriere che non forniranno rinforzi inattesi e/o subplot romantici per l'eroe od il suo compare.

Non mi farò prendere dalla rabbia fino ad uccidere un messaggero che mi porti brutte notizie solo per dimostrare quanto sono malvagio. I buoni messaggeri sono difficili da trovare.

Non richiederò a membri di alto rango della mia organizzazione di indossare busti di acciaio inossidabile. Il morale è migliore con uno stile di abititi più causal. Similmente le uniformi interamente di cuoio nero saranno riservate solo per occasioni formali.

Non mi trasformerò in un serpente. Non serve mai.

Non mi farò crescere una barbetta a pizzo. Nei vecchi tempi dava un look diabolico. Ora fa solo sembrare un membro disaffezionato della Generazione X.

Non imprigionerò membri dello stesso gruppo nello stesso blocco di celle, figuriamoi lasciarli soli nella stessa cella. Se sono prigionieri importanti terrò con me le chiavi della cella invece di darne una copia ad ogni guardia della prigione.

Se un nemico che ho appena ucciso ha un fratello più giovane o una discendenza ovunque si trovino, li rintraccerò e li ucciderò immediatamente, invece di aspettare che crescano covando sentimenti di vendetta verso di me quando sarò nella vecchiaia.

Se il mio fidato luogotenente mi dirà che le mie Legioni del Terrore stanno perdendo una battaglia gli crederò. Dopotutto è il mio fidato luogotenente.

Se sarò obbligato a cavalcare in battaglia, certamente non cavalcherò in prima linea in fronte alle mie Legioni del Terrore, nè andrò alla ricerca del mio principale avversario in mezzo al suo esercito

Non sarò nè cavalleresco, nè sportivo. Se possiederò una superarma inarrestabile la utilizzero il più presto e tanto spesso quanto è possibile invece di tenerla in riserva.

Una volta assicurato il mio potere, distruggerò quelle fastidiose macchine per il viaggio nel tempo.

Quando catturerò l'eroe mi assicurerò di catturare anche il suo cane, scimmietta, furetto o qualunque altro fastidioso peloso animaletto che si porti dietro e che sia capace di disfare i nodi e di rubare chiavi

Manterrò un salutare ammontare di scettiscimo quanto catturerò la bella ribelle e questa proclamerà di essere atratta dal mio potere ed aspetto e che tradirà immediatamente i suoi compagni se la mettessi a parte dei miei piani.

Utilizzerò solo cacciatori di taglie che lavorano per denaro. Quelli che lavorano per il piacere della caccia tendono a fare cose stupide, come pareggiare le probabilità in modo da dare una possibilità sportiva anche all'altro.

Mi assicurerò di avere una chiara comprensione di chi è responsabile di cosa nella mia organizzazione. Per esempio se il mio generale rovinasse tutto non estrarrò l'arma, puntandogliela contro e dicendo "E questo è il prezzo del fallimento", per girarmi quindi rapidamente ed uccidere un sottoposto a caso.

Se un consigliere mi dicesse "Mio signore, ma è solo un uomo. Cosa potrà mai fare?" Risponderò "Questo!" e lo ucciderò.

Se venissi a sapere che un giovane imberbe ha iniziato una missione per distruggermi, lo ucciderò finchè è ancora un giovane imberbe piuttosto che aspettare che maturi.

Tratterò con rispetto ogni bestia sotto il mio controllo mediante magia o tecnologia. Perciò anche se il controllo venisse rotto non mi attaccherebbe immediatamente per vendetta.

Se venissi a conoscenza del luogo in cui si trova un artifatto che può distruggermi, non manderò tutte le mie truppe a prenderne possesso. Al contrario le manderei ad impossessarsi di qualcos'altro e metterei un
discreto avviso di ricerca per acquisto nel giornale locale.

I miei computer centrali avranno un loro proprio sistema operativo centrale che sarà completamente incompatibile con quelli standard IBM e Macintosh.

Se una delle guardie dei miei sotterranei iniziasse a manifestare preoccupazioni riguardo le condizioni della cella della bella principessa, la trasferirei ad una occupazione meno a contatto con le persone

Assumerò un team di architetti e di geometri iscritti all'albo per esaminare il mio castello ed informarmi di ogni passaggio segreto e tunnel abbandonato di cui potrei non essere a conoscenza.

Se la bella principessa che catturerò mi dicesse "Non ti sposerò mai! Mai, mi hai sentito, MAI!!!", risponderò "Vabbè" e l'ucciderò

Non stringerò un patto con un essere diabolico tentando quindi di imbrogliarlo semplicemente perchò mi piace essere un bastian contrario

Il mutante deforme e lo psicotico squilibrato avranno il loro posto nelle mie Legioni del Terrore. Comunque prima che di inviarli in qualche missione segreta che richieda tatto e sottigliezza, controllerò prima se c'è qualcun altro altrettanto qualificato e che attragga meno l'attenzione.

Le mie Legioni del Terrore saranno addestrate nei principi base del tiro a bersaglio. Chiunque non riesca a colpire un bersaglio di dimensioni umane alla distanza di 10 metri sarà usato come bersaglio d'addestramento.

Prima di impiegare un qualunque artefatto o macchinario catturato, leggerò attentamente il manuale d'uso.

Se fosse necessario fuggire non mi fermerò per mettermi in posa drammatica e pronunciare una frase memorabile.

Non costruirò mai un computer senziente più furbo di me.

Al mio consigliere bambino di cinque anni chiederò anche di decifrare qualunque codice cifrato che penso di utilizzare. Se riesce a decodificarlo in meno di 30 secondi non lo utilizzerò. Nota: questo si applica anche alle password.

Se i miei consiglieri chiedessero "Perchè stiamo rischiando tutto su un piano così pazzo?" non proseguirò fino a che non avrò una risposta che li soddisfi.

Progetterò i corridoi della fortezza senza alcove o supporti strutturali protundenti che gli intrusi possano utilizzare come copertura in uno scontro a fuoco.

La spazzatura sarà incenerita, non compattata. E sarà mantenuta calda, senza assurdità tipo fiamme che passano attraverso tunnel accessibili ad intervalli predicibili.

Mi consulterò con uno psichiatra competente e mi farò curare da qualunque fobia inusuale e abitudini bizzarre compulsive che potrebbero essere svantaggiose.

Se devo avere un sistema computerizzato con terminali accessibili pubblicamente, le mappe del mio complesso che mostreranno conterranno una stanza indicata chiaramente come "Stanza di Controllo Principale". Questa sarà la camera d'esecuzione. La vera stanza di controllo principale sarà indicata come Bacino di Scarico delle Fogne.

La tastiera del sistema di sicurezza sarà in realtà un rilevatore di impronte digitali. Chiunque osservi qualcun altro premere una sequenza di pulsanti o prova ad impolverare la tastiera per trovare le impronte digitali e quindi prova a ribattere la sequenza farà scattare l'allarme

Non importa quanti cortocircuiti ci saranno nel sistema, le mie guardie saranno istruite a trattare ogni malfunzionamento di una telecamera del sistema di sicurezza come un'emergenza di massima gravità.

Risparmierò qualcuno che mi ha salvato la vita nel passato. È il solo metodo ragionevole per incoraggiare altri a farlo. Comunque l'offerta è buona per una sola volta. Se vogliono che li risparmi nuovamente è meglio che me la salvino di nuovo.

Tutte le levatrici saranno bandite dal reame. I bambini nasceranno in ospedali approvati dallo stato. Agli orfani sarà trovata una famiglia adottiva e non saranno abbandonati nella foresta per essere cresciuti come creature selvagge.

Quando le mie guardie si divideranno per cercare intrusi viaggeranno sempre in gruppi di almeno due. Saranno addestrate in modo che se uno scomparisse misteriosamente mentre è di pattuglia l'altro darà immediatamente l'allarme e chiamerà rinforzi, invece di guardare perplesso dietro l'angolo.

Se decidessi di testare la fedeltà di un sottoposto per vericare se può diventare un sottoposto fidato, avrò una squadra di cecchini pronta nel caso che la risposta sia no.

Se tutti gli eroi sono disposti intorno ad una strana macchina e si fanno beffe di me, utilizzerò contro di loro un'arma convenzionale, piuttosto che la mia inarrestabile superarma.

Non prometterò agli eroi di andarsene se vincessero una gara truccata, neanche se i miei consiglieri mi assicurassero che è impossibile per loro vincere.

Quando creerò una presentazione multimediale dei miei piani così che il mio consigliere di cinque anni possa comprenderne i dettagli con facilità non etichetterò il disco come "Progetto Overlord" e non lo lascerò in giro sulla mia scrivania.

Istruirò le mie Legioni del Terrore ad attaccare l'eroe in massa, invece di temporeggiare mentre lo attaccano uno o due alla volta.

Se l'eroe fuggirà verso i tetti, non gli correrò dietro per lottare con lui cercando di spingerlo oltre l'orlo. Inoltre non ingaggerò un combattimento sull'orlo di una scogliera. (Non vale neanche la pena di considerare l'eventualità di una lotta sopra ad un ponte di corda che attraversa un fiume di lava fusa).

Se avrò un attacco temporaneo di insanità mentale e deciderò di dare la possibilità all'eroe di rifiutare l'offerta di un lavoro come fidato luogotenente, manterrà abbastanza sanità da aspettare che il mio corrente fidato luogotenente non sia a portata d'orecchio prima di fare l'offerta.

Non dirò alle mie Legioni del Terrore "Prendetelo Vivo!". Il comando sarà "Tentate di prenderlo vivo se è ragionevomente pratico".

Se la mia macchina della fine del mondo sarà equipaggiata con un pulsante di funzionamento inverso, subito dopo esser stata utilizzata sarà fusa e trasformata in un'edizione limitata di monete commemorative.

Se le mie truppe più deboli falliranno nell'eliminare un eroe gli manderò contro le mie truppe più potenti in assoluto invece di sprecare tempo con truppe progressivamente più forti man mano che l'eroe si avvicina alla mia fortezza.

Se mi trovassi a combattere con l'eroe in cima ad una piattaforma mobile, riuscissi a disarmarlo e stessi per finirlo ed egli guardasse alle mie spalle e si gettasse a terra, anch'io mi getterò a terra invece di girarmi stupito per scoprire cosa ha visto.

Non sparerò a nessuno dei miei nemici se questo se ne stesse di fronte al supporto cruciale di una pesante, pericolosa, sbilanciata struttura.

Se cenassi con l'eroe ed avvelenassi il suo calice e quindi dovessi allontanarmi dal tavolo per una qualunque ragione, ordinerò delle nuove bevande per entrambi invece di tentare di decidere se scambiare o meno i calici con lui.

Non farò sorvegliare i prigionieri di un sesso da guardie del sesso opposto.

Non utilizzerò piani in cui il passo finale sia orribilmente complicato, per esempio "Allineare le 12 Pietre del Potere sul Sacro Altare e quindi attivare il medaglione nel momento di eclisse totale". Saranno piuttosto lungo una linea del tipo "Premete il pulsante."

Mi assicurerò che la mia macchina della fine del mondo sia a norma e propriamente messa a terra.

Le mie vasche di prodotti chimici pericolosi saranno coperte mentre non sono in uso. Inoltre non costruirò passaggi sopra di esse.

Se un gruppo di seguaci fallisse miseramente ad un incarico non li accuserò di incompetenza per poi mandare fuori lo stesso gruppo a riprovarci.

Se catturassi l'arma di un eroe non scioglierò immediatamente le mie Legioni e non mi abbasserò la guardia nell'illusione che chi detenga l'arma sia inarrestabile. Dopotuto, l'eroe la possedeva ed gliel'ho tolta.

Non progetterò la Sala di Controllo Principale in modo che ogni stazione di lavoro sia orientata con le spalle alla porta.

Non ignorerò, fino al termine del mio discorso o divertimento corrente, il messaggero ovviamente agitato che barcolla esaurito: potrebbe realmente avere notizie importanti.

Se parlassi al telefono con un eroe, non lo deriderei. Al contrario gli direi che la sua ostinata perseveranza mi ha fatto comprendere la futilità della mia malvagità e che se mi concederà pochi mesi di quieta contemplanzione probabilmente tornerò sul sentiero dell'onestà (gli eroi sono dei tali creduloni).

Se decidessi di tenere una doppia esecuzione di un eroe e di un sottoposto che ha fallito o che mi ha tradito, avrò cura di eseguire per prima la condanna dell'eroe.

Quando le mie guardie arresteranno dei prigionieri non permetteranno loro di fermarsi ed afferrare una bazzecola inutile di puro valore sentimentale.

Il mio sotterraneo avrà il suo proprio staff medico qualificato completo di guardie del corpo. Quindi se un prigioniero si ammalasse ed il suo compagno di cella dicesse alla guardia che è un'emergenza, questa chiamerà la squadra di soccorso invece di aprire la porta della cella per dare un'occhiata.

I meccanismi delle mie porte saranno progettati in maniera tale che sparare sul pannello di controllo esterno sigillerà la porta e sparare su quello interno le aprirà, non il contrario.

Le celle del mio sotterraneo non saranno fornite di oggetti contenenti superfici riflettenti o qualunque oggetto che possa essere divelto.

Se una giovane coppia attraente entrasse nel mio reame, ne controllerò attentamente l'attività. Se scoprissi che sono felici ed affezionati li ignorerò, se invece le circostanze li avessero forzati insieme contro il loro volere e passassero tutto il tempo a discutere ed a lamentarsi eccetto che durante le intermittenti occasioni in cui si salvano la vita a vicenda e nelle quali ci sono tracce di tensione sessuale, ordinerò la loro esecuzione immediata.

Qualunque file dati di importanza cruciale avrà dimensione minima di 1.45 Mbyte.

Infine per tenere i miei soggetti in una trance ipnotica io fornirò ad ognuno un accesso gratuito, illimitato ad Internet.

This Evil Overlord List is Copyright 1996-1997 by Peter Anspach. If you enjoy it, feel free to pass it along or post it anywhere, provided that (1) it is not altered in any way, and (2) this copyright notice is attached.